Patrimonio documentario
Archivio di Stato la Spezia
Per un'introduzione al patrimonio documentario dell'Archivio di Stato di La Spezia, si segnala:
Tra i complessi documentari più consultati è opportuno menzionare il fondo Prefettura di La Spezia (1861 – 1948), le cui testimonianze sono state fonti privilegiate per numerose pubblicazioni incentrate sulla Resistenza e la Seconda guerra mondiale. L'accessibilità è stata apprezzabilmente favorita in seguito ad un impegnativo lavoro di inventariazione, realizzato su supporto digitale, dal personale dell'Archivio. Tra le sottoserie presenti si evidenzia quella relativa alle Perizie di Stima che furono compilate per redimere le controversie sorte dall'esproprio dei terreni, finalizzato all'occupazione dell'area dell'Arsenale Militare Marittimo. Elaborate del Genio Militare, le Perizie di Stima offrono la descrizione particolareggiata dei terreni espropriati e delle relative pertinenze, accompagnata dalla corrispondente pianta di riferimento, restituiscono dunque la fisionomia urbana e produttiva della città prima che fosse edificato che l’Arsenale .
Il fondo Questura (1941- 1956) riflette l’attività di controllo sugli individui “pericolosi” dettata dall’orientamento politico – istituzionale prevalente in un determinato contesto storico: dalle vessazioni perpetrate nei confronti dei cittadini di religione ebraica,alle schedature condotte per ragioni politiche proseguite nel dopoguerra . Nella sottoserie Schedario dei sovversivi della Provincia, non mancano le indagini nei confronti di quanti appartengono a minoranze etniche e a categorie sociali emarginate, per altro dei 4620 fascicoli nominativi, 166 sono relativi a donne.
La città della Spezia è legata ai ricordi di migliaia di nostri connazionali, perché hanno svolto nel suo Golfo il servizio di leva obbligatorio; d'altro canto l' indiscutibile importanza della Marina Militare nella storia della città, si riflette nei fondi archivistici ed anzi proprio la presenza della documentazione dei Tribunali militari, è un tratto distintivo dell’Archivio spezzino. L’Istituto conserva il Tribunale militare marittimo di La Spezia (1865 – 1930), ma in conseguenza delle soppressioni degli organi giudiziari militari sono passati a quello spezzino, in quanto magistratura di competenza e in seguito versati all'Archivio di Stato anche i seguenti fondi: Tribunale militare marittimo di Venezia (1861 – 1931) ; Tribunale militare marittimo della Maddalena (1915 – 1918) ;-Tribunale militare marittimo di Pola (1918 – 1923); Tribunale militare territoriale di Venezia (1867 – 1962) - ; Tribunale militare territoriale di Bologna ( 1860 – 1964) ; Tribunale militare territoriale di Forlì (1861 – 1864) ; Tribunale militare territoriale di Modena (1862 – 1864).
In relazione alla magistratura militare, sono presenti i complessi degli uffici giudiziari detti uditorati, i cui incaricati svolgevano un ruolo d’istruttoria penale presso i tribunali marittimi : Uditorato di Marina – Genova (1822 – 1869); Uditorato di Marina – Napoli (1863 – 1888), Uditorato di Marina – Ancona (1861 – 1867); Le tre basi navali Genova, Napoli e Ancona erano rispettivamente sedi del Comando del Dipartimento Settentrionale, - Primo dipartimento con il R. D. 22 febbraio 1863, n. 1174 - che dal confine con la Francia, si estendeva fino alla Toscana e comprendeva inoltre la Sardegna, Capraia e le isole del Tirreno- dal 1870 la sede verrà trasferita alla Spezia - quindi del Dipartimento Meridionale , che si estendeva dalle Province Napoletane, sino a Capo Santa Maria di Leuca, Sicilia compresa , ovvero Secondo Dipartimento e infine del Comando del Dipartimento dell’Adriatico, che andava da Santa Maria di Leuca fino al delta del Po e cioè il Terzo Dipartimento.
Tra la documentazione più consultata è opportuno menzionare le liste di leva, che a più riprese, nel corso degli anni, sono state versate dagli uffici del Ministero della Difesa. Ad oggi sono consultabili liste di leva di terra in cui sono stati iscritti i nominativi dei Comuni del territorio provinciale della Spezia, e interessano le classi 1848 – 1935 e le liste di leva di mare , i cui registri invece annoverano anche cittadini di altre province e sono afferenti alle classi 1887 – 1985.
Tra la documentazione di recente acquisizione si segnalano le Carte della Pace di Dante, ovvero sette tabulae originariamente appartenenti a un cartulare notarile, risalente all’anno 1306 e versate nel 2005 dall’Archivio Notarile della Spezia. Rogate presso il notaio Giovanni Parente di Stupio in Sarzana, le tabulae testimoniano l’attività di mediazione diplomatica di Dante, nel conseguire la pacificazione tra i marchesi Malaspina, Franceschino, Morello e Corrado , fieri ghibellini e il vescovo di Luni, Antonio di Nuvolone da Camilla. La prima tabula contiene il mandatum, vale a dire la procura plenipotenziaria attribuita dai Malaspina di Mulazzo all’esule fiorentino, le tabulae dalla seconda alla quarta sono invece dedicate all’ istrumentum pacis , ossia l’accordo tra le parti in merito, tra le altre cose, alle prerogative sui castelli della Brina e di Bolano. La quinta e la sesta tabula trattano della remisssio de condemnationibus e dunque degli accordi reciproci di rinuncia ad ogni rivalsa sia economica che giuridica tra le parti. Insieme a un'altra tabula che dispone di un atto di liberalità a favore dei frati minori del convento di San Francesco in Sarzana, le carte dantesche, dopo un sapiente restauro oggi sono riposte in speciali teche per garantirne un’ idonea conservazione.
Nel 2006 l'Archivio di Stato ha effettuato un importante acquisto, garantendosi la Collezione Cartografica Ligure – Fondo Sassetti, una raccolta di cartografia e vedutistica di circa 459 pezzi (1575 – 1990) comprendente numerose mappe del Golfo, del mar Ligure, portolani e opere che oltre ad essere apprezzabili per il valore artistico, si configurano come una sorta di fotografia ante litteram per prestigiosi monumenti e paesaggi del territorio spezzino - lunigianese . La collezione è il risultato del sapiente impegno della famiglia Sassetti , è stata digitalizzata, al fine di garantire la conservazione delle carte , senza pregiudicarne la fruizione da parte degli studiosi. Analoga modalità di consultazione è riservata alla serie Mappe antiche della Provincia di La Spezia, che appartiene al consistente complesso di documentazione di tipo catastale presente nell’Istituto e oggetto di abituale consultazione da parte di professionisti e privati.